mercoledì 2 dicembre 2009

Come lenire la rabbia

Il punto chiave per combattere la rabbia sta proprio nel suo meccanismo di auto alimentazione. A tale proposito Goleman consiglia due metodi molto pratici.

Il primo, l'abbiamo già accennato, implica una forte dose di auto osservazione. Non appena identifichiamo il nascere delle cause scatenanti della rabbia conviene:

«fermarsi sui pensieri che la alimentano mettendoli in discussione»

La corretta rivalutazione della situazione scatenante ha un forte potere calmante, sia quando siamo noi ad arrabbiaci, sia quando è qualcun altro ad arrabbiasi.
Ricordiamo che la collera si forma su un ciclo vizioso, per cui anche la tempestività del nostro intervento è fondamentale.
A me piace vedere questo consiglio come un metodo auto indotto. C'è un altro modo per calmare la rabbia, e che io considero indotto dall'ambiente esterno:
«raffreddarsi fisiologicamente, aspettando che l'ondata di adrenalina si estingua, in un ambiente nel quale ci siano scarse probabilità di imbattersi in altri fattori che possano stimolare l'ira.»
Qualche esempio: una lunga passeggiata all'aria aperta, leggere un buon libro, ascoltare buona musica, praticare la meditazione.

Cosa non conviene mai fare è sfogare la rabbia; perché può essere molto pericoloso, proprio a causa della sua natura auto generante. Conviene invece affrontare la situazione in maniera "adulta": aspettare che la rabbia si calmi per poi discutere in maniera pacata del problema.

2 commenti:

  1. buon giorno, io sono logorato dalla rabbia e sono accecato da essa. cerco di utilizzare piu metodi possibile tra cui meditazione, distrazioni varie come leggere o guardare un film. purtroppo non riesco comunque ad essere sereno . conosco le motivazioni ma cio nonostante non riesco ad accettarle, assimilarle, e mi rendo conto che mi sto facendo del male da solo. a questo punto come potrei provare a fare qualcosa di concreto ( a parte la terapia con psicologo che sto ia facendo)...

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  2. Salve Michele,

    purtroppo non ho le competenze specifiche per poterla aiutare, quindi prenda questi miei consigli per quello che valgono, come quelli di un caro amico.

    Il mio consiglio è quello di praticare in maniera costante la "auto osservazione". Essere presenti presso se stesse, osservando il proprio comportamento come se la nostra capacità critica si staccasse dal nostro corpo e si materializzasse a pochi passi da noi stessi. Osservare il proprio comportamento, le proprie azioni, le proprie omissioni, i propri pensieri.
    Questo meccanismo genera un meccanismo di auto valutazione e controllo. Molto spesso, è il primo passo di un percorso di crescita personale.

    Se crede, posso provare a dare maggior risalto alla sua domanda, girandola ai lettori del blog, sperando che possano arrivare altri buoni consigli. Mi faccia sapere.

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