sabato 7 novembre 2009

Schiavi delle passioni

Iniziamo facendo una osservazione semplice ma non scontata: una vita emozionalmente equilibrata è segno di benessere interiore ed esteriore. È comunemente condiviso che una personalità dominata da forti sentimenti (eccessi d'ira, violenza, depressione) è considerabile "malata". Ma è altrettanto vero che una vita svuotata di sentimenti è piatta, monotona, parimenti "malata".

«Quando le emozioni sono troppo tenui, compaiono l'indifferenza e il distacco; ma quando sfuggono al controllo, diventando troppo estreme e persistenti, allora sono patologiche [...]»

La semplice considerazione appena fatta ci porta a una conclusione: saper controllare le emozioni forti, sia per intensità che per durata, è il primo passo verso una vita emozionalmente sana.

«[...] il saper controllare le proprie emozioni penose è la chiave del benessere psicologico; i sentimenti estremi - emozioni che diventano troppo intense o durano troppo a lungo - minano la nostra stabilità.»

Un buon esercizio di auto osservazione è il riconoscimento delle proprie emozioni negative, come abbiamo già detto, allo scopo di applicare una azione auto tranquillizzante. La pratica continua ci aiuterà a sviluppare i circuiti celebrali preposti, in maniera tale da avere una risposta sempre più pronta alle emozioni negative.

«L'arte di tranquillizzare e confortare se stessi è una capacità fondamentale della vita»

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari