tag:blogger.com,1999:blog-63852743889578846452024-02-08T06:26:14.013-08:00Intelligenza emotivaLeggendo "Intelligenza Emotiva" di Daniel Goleman.
Una valida guida per il coaching e la crescita personale.Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.comBlogger75125tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-71537710587134457312012-01-06T15:19:00.000-08:002012-01-06T15:19:13.049-08:00L'intolleranza non è una buona collega di lavoroQuando l'intolleranza si insinua sul posto di lavoro, quello che prima o poi accadrà è che si verranno a creare attriti o, peggio ancora, fenomeni di intolleranza tra colleghi o verso clienti o fornitori.<br />
<br />
Oltre a condannare l'aspetto etico di un comportamento intollerante, va anche considerato il fatto che la qualità dei servizi offerti viene a calare. Per questi motivi, una dirigenza attenta opera per controllare e annullare completamente i fenomeni di intolleranza o razzismo.<br />
<blockquote>[...] i dirigenti sono sempre più consapevoli che, sebbene la gente porti con sé i propri pregiudizi anche sul lavoro, essa deve comunque imparare a comportarsi come se non ne avesse. [p.189]</blockquote>L'intolleranza, pur avendo forti spinte sociale, si radica a livello delle singole persone. Deve essere quindi la cultura aziendale a proporre modelli di comportamento migliori e tolleranti rispetto alla diversità.<br />
<blockquote>[...] sebbene i pregiudizi possano sopravvivere a livello individuale, la cultura delle organizzazioni deve cambiare nel segno della tolleranza. [p.189]</blockquote>Le origini dei pregiudizi e dell'intolleranza sono molto profonde e radicate nei singoli individui, per cui la spinta nel promuovere una cultura aziendale migliore è un'attività difficile e non banale.<br />
<blockquote>I pregiudizi sono un tipo di insegnamento emozionale che viene impartito molto presto nella vita, il che li rende particolarmente difficili da sradicare, anche in persone che, una volta divenute adulte, capiscono quanto sia sbagliato sostenerli. [p.190]</blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-47947201706221133822011-11-13T14:46:00.000-08:002011-11-13T14:46:46.506-08:00Consigli concreti per ricevere le critiche<blockquote>Levinson dà anche qualche consiglio a chi riceve le critiche. […]</blockquote><ol><li><blockquote>[…] considerarle non alla stregua di un attacco personale, ma come preziose istruzioni per migliorare.</blockquote></li>
<li><blockquote>[…] guardarsi dalla tentazione di mettersi sulla difensiva, invece di assumersi le proprie responsabilità.</blockquote></li>
<li><blockquote>Se il colloquio dovesse diventare emozionalmente troppo difficile, […] chiedere una breve sospensione […] per assorbire il messaggio e calmarsi un poco.</blockquote></li>
<li><blockquote>[…] pensare alle critiche non come a una situazione di conflitto, ma come una opportunità per cooperare […]</blockquote></li>
</ol>Ho citato quasi per intero un passo del libro [p. 187], perché molto chiaro. Mi sono solo permesso di riportare per punti, mentre nel libro i consigli sono immersi in un discorso.Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-23051589894034453552011-11-10T13:34:00.000-08:002011-11-10T13:34:25.930-08:00Consigli concreti per lasciare delle criticheNel libro di Goleman, vengono citati i “consigli sull'arte della critica” di Harry Levinson:<br />
<blockquote>“<i>Essere Specifici</i> – Prendiamo un incidente significativo, un evento che denoti un problema fondamentale per il quale siano necessarie delle modifiche, o che faccia emergere una carenza […] [p. 186]”<br />
</blockquote><br />
<blockquote>“<i>Offrire una soluzione</i> – La critica, come ogni utile feedback, dovrebbe indicare un modo per risolvere il problema […] [p. 187]”<br />
</blockquote><br />
<blockquote>“<i>Essere presenti</i> – Le critiche, come gli elogi, sono massimamente efficaci quando vengono comunicati in privato in una interazione faccia a faccia. [p. 187]”<br />
</blockquote><br />
<blockquote>“<i>Essere sensibili</i>– Questo è un richiamo all'empatica […] [p.187]”<br />
</blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-53124599040489023042011-11-06T14:32:00.000-08:002011-11-06T14:32:54.270-08:00Criticare in maniera costruttivaVolendo analizzare i modi migliori per effettuare una critica, partiamo subito da cosa non fare mai. È un concetto che abbiamo già incontrato diverse volte, che si rivolge in generale al modo in cui è meglio interagire con gli altri: <i>evitare a tutti i costi le critiche personali</i>.<br />
<blockquote>“[...] spesso le critiche vengono espresse come attacchi personali e non come proteste in base alle quali correggersi; […] [p. 184]”</blockquote><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">E come sappiamo, l'attacco personale porta generalmente l'altra persona in una posizione difensiva, che non aiuta certo alla crescita del rapporto personale e, visto il contesto, ad una migliore resa professionale. Per questo motivo, una delle abilità relazionali di un dirigente è quella di saper effettuare delle buone critiche.</span><br />
<blockquote>“Da parte di un dirigente, una critica abile può rivelarsi uno dei messaggi più utili. [p. 186]”</blockquote>Provo a sollevare due punti che, forse, sono importanti se vogliamo imparare o migliorare il modo di fare una critica costruttiva. <br />
Primo punto. La critica deve essere circostanziata, oggettiva e costruttiva, senza mai renderla personale.<br />
<blockquote>“Una critica abile si concentra su quel che una persona ha fatto e può fare, senza voler vedere, in un lavoro scadente, il segno della personalità del suo autore. [p. 186]”</blockquote>Secondo punto. Salvo i casi patologici, tutti sbagliamo e, di conseguenza, impariamo per poi riuscire a fare meglio: in una critica, quindi, provare ad evidenziare quale sia stato il motivo che ha portato alla realizzazione di un lavoro scadente e quali avrebbero potuto essere le scelte migliori, da tenere come arricchimento del proprio bagaglio professionale.<br />
<blockquote>“La fondamentale convinzione che porta ad essere ottimisti, lo ricorderete, è che le battute d'arresto e i fallimenti siano dovuti a circostanze che possono essere modificate e rese migliori. [p. 186]”</blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-17271204191755999412011-11-05T09:57:00.000-07:002011-11-05T09:57:08.005-07:00Le critiche nell'ambiente di lavoroIn un ambiente lavorativo, dove si collabora per ottenere un obiettivo e perseguire un'utilità comune, le persone sono elementi di un sistema altamente connesso. La complessità di questi sistemi cresce molto rapidamente, per cui sono necessari sistemi di controllo; alcuni, in analogia con il mondo animale, si riferiscono a questo concetto con la locuzione <i>sistema nervoso aziendale</i><span style="font-style: normal;">; nella teoria del controllo cara agli ingegneri, per indicare questo concetto si usa il termine </span><i>feedback</i><span style="font-style: normal;">.</span><br />
<span style="font-style: normal;">Uno degli elementi veicolati dal sistema nervoso aziendale è appunto la </span><i>critica</i><span style="font-style: normal;">: non sempre di facile comunicazione da parte di alcuni dirigenti:</span><br />
<blockquote>“[…] la formulazione di giudizi critici è uno dei compiti più importanti di un dirigente. Tuttavia è anche uno di quelli più temuti e fastidiosi […] [p. 183]”</blockquote>Questa incapacità può avere dei costi molto alti, per cui credo che compito di ogni dirigente sia quello di crescere e migliorare la qualità della propria comunicazione, attraverso lo sviluppo della propria intelligenza emotiva.<br />
<blockquote>“ […] l'efficienza, la soddisfazione e la produttività sul lavoro dipendono dal modo in cui vengono comunicate le informazioni su eventuali questioni sgradevoli. In verità, il modo in cui le critiche vengono formulate e ricevute è molto importante per determinare il grado di soddisfazione dell'individuo relativamente al proprio lavoro e alle persone con le quali lavora e a cui deve rispondere. [p. 183]”</blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-3261105997505732852011-11-01T11:22:00.000-07:002011-11-01T11:22:07.223-07:00Leadership ed intelligenza emotivaCambiamo contesto ed iniziamo ad analizzare come applicare l'intelligenza emotiva all'interno del contesto lavorativo, partendo probabilmente dalla posizione lavorativa più importante per la crescita sana di una azienda: la posizione di leadership.<br />
<blockquote>“La leadership non è un esercizio di potere, ma l'arte di persuadere le persone a lavorare per un obiettivo comune. [p. 182]”</blockquote>Credete forse che il responsabile di progetto, che appella i membri del proprio gruppo di progetto come “froci e puttane”, sia una persona sana ed equilibrata? Con quale stato d'animo lavorano gli altri? Quale è la qualità del lavoro che questi produrranno? Risposta e motivi sono ovvi, ma purtroppo non a tutti.Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-39941677618762549862011-11-01T04:06:00.000-07:002011-11-01T04:06:06.630-07:00Ascoltare e parlareQuesti sono gli ultimi consigli per avere degli scontri positivi all'interno della coppia, come in tante altre situazioni della vita.<br />
<br />
<blockquote>“[...] il rispetto e l'amore hanno l'effetto di disarmare l'ostilità. [p. 178]”<br />
“[...] è possibile vedere le cose da punti di vista diversi, i quali possono essere entrambi validi. [p. 178]”<br />
“[...] assumersi le proprie responsabilità e [...] scusarsi quando ci si rende conto di avere torto. [p. 178]”</blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-36714351918790091722011-10-30T14:24:00.000-07:002011-10-30T14:24:32.121-07:00La regola del XYZ<div class="MsoNormal"><span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: Tahoma;">Un altro consiglio pratico per i coniugi è dato da questa regola generica che aiuta a formulare una protesta in maniera costruttiva. Cerchiamo di formulare le nostre rimostranze seguendo lo schema seguente:</span></div><br />
<blockquote class="tr_bq"><span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: Tahoma;">“Quando hai fatto X, mi hai fatto sentire Y; avrei preferito che avessi fatto Z. [p. 178]”</span></blockquote><br />
<div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: "Tahoma","sans-serif"; font-size: 10.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-font-family: Tahoma;">Questa semplice regola permette di mantenere la discussione aperta,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>costruttiva e non induce l'altro in posizioni di chiusura.</span></div>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-86165941271031587412011-10-24T13:20:00.000-07:002011-10-24T13:20:42.916-07:00Sincronia fisica<blockquote class="tr_bq">«Il grado di comunicazione emozionale che l'individuo percepisce in un'interazione si rispecchia nella misura in cui i movimenti dei soggetti interagenti sono rigorosamente orchestrati mentre essi parlano - un indice, questo, solitamente inconsapevole, di vicinanza.» p. 145</blockquote><br />
Impariamo a riconoscere se e quanta sincronia fisica esiste tra due persone e capiremo se e quanta sincronia emotiva si è instaurata.<br />
<br />
<blockquote class="tr_bq">«Esercitare influenza sugli altri significa proprio trascinare le loro emozioni.» p. 147</blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-87626809361053341102011-10-24T12:33:00.000-07:002011-10-24T12:36:37.417-07:00Consigli utili per la coppia<div class="MsoNormal"><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">Per quanto detto fino ad ora, e' chiaro che esistono consigli specifici che sono rivolti in maniera selettiva a maschi e femmine, ma anche consigli rivolti alla coppia. Cominciamo la nostra disamina dal sesso debole.</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">Consigli per lui</span></b></div><div class="MsoNormal"><u><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">Non evitate il conflitto</span></u><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;"> Tenete presente che molto spesso la donna "litiga" per mettere in evidenza un punto debole del rapporto di coppia, quindi e' un vero e proprio atto d'amore. In oltre, così facendo si fa in modo di portare alla luce un sentimento negativo, che può quindi essere elaborato. Applicando molto <u>autocontrollo</u>, perché le emozioni espresse dalle donne in un conflitto, spesso, sono una misura della intensità dei loro sentimenti. Imparate ad ascoltare dimostrando empatia con i sentimenti che vi vengono mostrati. In questo caso, non e' importante trovare una soluzione, che può essere interpretata come un mezzo per chiudere precocemente la questione:</span></div><br />
<blockquote class="tr_bq"><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">[...] le mogli vogliono vedere riconosciuti e rispettati i propri sentimenti, anche se il marito non e' d'accordo con loro. [p. 173]</span></blockquote><br />
<div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">Consigli per lei</span></b></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">Per le mogli il consiglio e' uno ed anche molto semplice e, in un certo senso, complementare a quelli per lui:</span></div><blockquote class="tr_bq"><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">[...] fare uno sforzo mirato per stare attente a non attaccare i propri mariti [...] [</span><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">p. 173]</span></blockquote><br />
<div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">Consigli per la coppia</span></b></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">Alcuni studi ed aggiungerei il buon senso, suggeriscono una linea guida da seguire per avere uno scontro positivo e costruttivo:</span></div><br />
<blockquote class="tr_bq"><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">[...] nelle unioni di lunga durata, le coppie tendono a concentrarsi su un argomento dando fin dall'inizio a ciascun partner la possibilità di affermare il proprio punto di vista. [p. 174]</span></blockquote><br />
<div class="MsoNormal"><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">Questo e', a ben pensarci, una applicazione più o meno voluta di doti di intelligenza emotiva, che ha un effetto molto positivo sulla salute e qualità della vita di coppia:</span></div><blockquote class="tr_bq"><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">Questo rende possibili quelle sane litigate -</span> <span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;"><</span><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;"><</span><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;">gli scontri positivi</span><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;"><gli positivi="" scontri="">>></gli></span><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;"><gli positivi="" scontri="">- che consentono al matrimonio di prosperare e contribuiscono al superamento delle negatività [...]. [p. 175]</gli></span></blockquote><br />
<div class="MsoNormal"><span style="font-family: "Tahoma", "sans-serif"; font-size: 10pt;"><o:p><br />
</o:p></span></div>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-89235312678836832172011-07-25T14:13:00.000-07:002011-07-25T14:13:15.752-07:00Pensiero automatico<blockquote>[...] assunti su se stessi e gli altri che, estremamente transitori e simili ad un rumore di fondo, riflettono i nostri più profondi atteggiamenti emotivi. [p. 168]</blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-87172434208953769322011-07-22T13:28:00.000-07:002011-07-22T13:28:05.454-07:00Comportamenti coniugali sbagliatiDa una accurata ricerca curata da John Gottman, psicologo della Chicago University, sono emerse una serie di comportamenti coniugali sbagliati.<br />
<br />
<b>Atteggiamento aspramente critico</b><br />
<blockquote>[...] troppo spesso nella foga del momento, i rimproveri vengono espressi in modo distruttivo, come un attacco diretto alla personalità del coniuge. p.165</blockquote><b>Disprezzo</b>, che molto spesso appare associato alla collera, espresso sia in maniera verbale con l'insulto, che in maniera non verbale attraverso la mimica facciale. Sono soprattutto le espressioni non verbali che devono preoccupare maggiormente, in quanto rilevano sentimenti negativi ormai radicati nell'inconscio.<br />
<br />
<b>Combattere o fuggire</b><br />
Questo è il dilemma che si trova di fronte un coniuge quando è attaccato dall'altro. Parlo di dilemma, perché sono due opzioni parimenti negative in quanto non costruttive.<br />
<br />
<b>Ostruzionismo</b><br />
Cosa vuol dire all'interno del contesto di un matrimonio?<br />
<blockquote>L'ostruzionista è inespressivo, si ritira dalla conversazione rispondendo con impassibilità e silenzio. [p.167]</blockquote>Le statistiche sembrano dire che la comparsa dell'ostruzionismo sia un chiaro precursore della crisi.Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-24161221039167173462011-07-20T14:51:00.000-07:002011-07-20T14:53:01.095-07:00La ricerca dell'intimitàI modi in cui uomini e donne cercano di instaurare un rapporto intimo sono diversi. Una donna valuta molto importante avere, o almeno percepire, una buona comunicazione con il proprio partner. Questo, l'uomo, nella fase dell'innamoramento e nella parte iniziale del rapporto di coppia, asseconda questa propensione. Però poi tende a spostare la propria ricerca dell'intimità su terreni a lui più consoni: fare assieme qualcosa.<br />
<br />
Lo spostamento dell'uomo è molto spesso visto dalla donna come una chiusura, quindi fonte di incomprensione di coppia:<br />
<blockquote>Questo silenzio crescente da parte dei mariti potrebbe essere in parte dovuto al fatto che gli uomini peccano di un ottimismo un po' troppo ingenuo riguardo allo stato del proprio matrimonio, mentre le mogli si concentrano di più sugli aspetti problematici della relazione. p.163</blockquote>Ora guardate bene cosa accade se all'ottimismo maschile si aggiunge la sua scarsa propensione alle relazioni emotive: una moglie irritata, specialmente se è lei a percepire un momento di crisi matrimoniale.<br />
<blockquote>In verità ciò che davvero rinsalda o spezza un matrimonio non è l'esistenza di problemi specifici [...]. Ciò che davvero conta per il destino del matrimonio è il modo in cui la coppia discute queste dolenti note. p.164 </blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-48429377420512276292011-07-11T14:01:00.000-07:002011-07-11T14:01:54.610-07:00Breve introduzione all'intelligenza emotiva e ai metodi per potenziarlaUn lettore del blog mi ha segnalato un saggio, disponibile sul <a href="http://www.kids-funnyland.com/Purpose/IntroduzioneAllaEducazioneEmotiva.pdf">kids-funnyland.com</a>, dal titolo "<i>Breve introduzione all'intelligenza emotiva e ai metodi per potenziarla</i>".<br />
<br />
Dall'introduzione leggiamo:<br />
<blockquote>Gli argomenti trattati mirano in sostanza a definire cosa sia l'intelligenza emotiva e a descrivere in cosa consistano i metodi per sviluppare correttamente tale facoltà nei bambini.<br />
Tutto ciò in termini pratici e facilmente comprensibili.</blockquote>Il lavoro si conclude con una breve bibliografia, ottimo spunto di approfondimento.<br />
Nel ringraziare per la segnalazione, invito gli interessati ad inviare un proprio contributo all'indirizzo di posta elettronica poderico@gmail.com.Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-73767684241585333882011-07-04T13:41:00.000-07:002011-07-04T13:41:43.979-07:00Le radici dei problemi di coppia<blockquote>Nella coppia, i comportamenti sbagliati dei partner hanno le loro più remote radici nelle differenze fra l'universo emozionale delle bambine e quello dei bambini. P.160</blockquote>Gli schemi di una coppia in crisi sono ricorrenti. Il lui che si chiude e scappa; lei che invece attacca. Lui che si lamenta delle esigenze crescenti ed irragionevoli di lei; lei che accusa il mutismo e l'indifferenza di lui.<br />
<br />
Questi schemi, a ben vedere, sono già presenti nei comportamenti dei bambini, col bimbo che quando litiga è diretto e spesso usa le mani; la bimba che usa molto la parola e che mette in pratica tecniche molto raffinate e subdole per attaccare o difendere.Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-2625056618592232152011-06-27T14:33:00.000-07:002011-06-27T14:34:22.846-07:00Applicazioni pratiche dell'intelligenza emotivaSiamo arrivati a quella parte del libro che tratta delle applicazioni della intelligenza emotiva, che saranno:<br />
<ol><li>la vita di coppia;</li>
<li>il lavoro;</li>
<li>l'influenza della mente sul corpo.</li>
</ol>Continuiamo quindi a studiare gli insegnamenti di Goleman, vedendo come si possono applicare i concetti visti finora.Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-66868859410938000012011-06-13T12:24:00.000-07:002011-06-13T12:24:34.824-07:00Dissemia<blockquote><em>Incapacità di apprendere i messaggi non verbali.</em></blockquote><br />
p. 152Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-91452699540339345652011-06-12T11:53:00.000-07:002011-06-12T11:53:17.100-07:00Le capacità di leaderI leader sono<br />
<blockquote>le persone che sanno esprimere i sentimenti impliciti della collettività e sanno articolarle in modo da guidare il gruppo al raggiungimento dei propri obiettivi. Questi individui sono il tipo di persona con i quali gli altri amano stare, perché sono corroboranti dal punto di vista positivo.</blockquote>p. 149Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-27241053187238787322011-06-11T13:48:00.000-07:002011-06-11T13:48:44.551-07:00Le quattro componenti dell'intelligenza interpersonaleHatch e Gardner identificano quattro componenti caratteristiche dell'intelligenza interpersonale:<br />
<ol><li>Capacità di organizzare gruppi</li>
<li>Capacità di negoziare soluzioni</li>
<li>Capacità di stabilire legami personali</li>
<li>Capacità di analisi della situazione sociale</li>
</ol><blockquote><em>Prese nel loro insieme, tutte queste abilità costituiscono l'essenza stessa della brillantezza nei rapporti interpersonali, gli ingredienti necessari per il fascino, il successo - perfino il carisma.</em> p.148</blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-53365607521503507302011-05-07T10:13:00.001-07:002011-05-07T10:13:51.384-07:00Metodo Stanislavsky<blockquote>«[...] gli attori ricordano gesti, movimenti e altre espressioni di un'emozione provata intensamente in passato, nell'intento di rievocarla.» p. 145</blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-78131648700025995352011-05-06T14:30:00.000-07:002011-05-06T14:30:27.987-07:00Le emozioni sono contagiose come virus sociali<blockquote>«I sentimenti degli altri ci contagiano proprio come se si trattasse di virus sociali.» p. 144</blockquote><br />
L'essere umano è un animale sociale e per questo motivo è dotato di sofisticati strumenti per scambiare con i propri simili messaggi emotivi. Ognuno di noi ha la capacità di inviare e ricevere a livello subliminale dei messaggi portatori di stati d'animo.<br />
È proprio questo il meccanismo di base che rende le emozioni contagiose, e che meglio controllano le persone più abili nella comunicazione non verbale.Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-61595590897389291302011-04-10T14:23:00.000-07:002011-04-10T14:23:24.263-07:00L'abilità socialePer abilità sociale si intendono tutte quelle competenze sociali che contribuiscono all'efficacia dell'individuo nel trattare con gli altri; tra queste troviamo la capacità di gestire le emozioni delle altre persone.<br />
<br />
<blockquote>«Essere in grado di gestire le emozioni altrui è un'abilità fondamentale nell'arte di trattare le relazioni interpersonali.» p. 141</blockquote>L'autocontrollo e l'empatia sono i pilastri principali sui quali sviluppare l'abilità sociale:<br />
<blockquote>«Riuscire a controllare le emozioni di qualcun altro - l'arte raffinata delle relazioni - richiede la maturità di altre due capacità emozionali, l'autocontrollo e l'empatia.» p.142 </blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-56903580808283757812011-03-21T14:10:00.000-07:002011-03-21T14:10:09.895-07:00Norme di espressione<blockquote>«Paul Ekman usa il termine norme di espressione per indicare il consenso che prescrive quali sentimenti possano essere esibiti in modo appropriato, e quando.» p. 142</blockquote><br />
Si possono riconoscere almeno tre tipi fondamentali di norme di espressione:<br />
<ol><li>minimizzare l'esibizione delle emozioni;</li>
<li>esagerare l'esibizione delle emozioni;</li>
<li>sostituire un'emozione con un'altra.</li>
</ol><br />
Le norme d'espressione sono in un qualche modo imposizioni culturali, infatti è molto facile che intere regioni mostrino le stesse norme d'espressione.<br />
Nelle relazioni con gli altri è quindi importante sapere che le espressioni sono alterate e in modo forse anche diverso dal nostro.Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-21911267290396639272011-03-09T12:56:00.000-08:002011-03-09T12:56:02.866-08:00Psicopatico o sociopaticoUna vita senza empatia è alla base di molti comportamenti criminali, rendendo possibile una separazione netta tra il soggetto criminale e le proprie vittime.<br />
<blockquote>«L'insensibilità verso il dolore delle proprie vittime consente a questi soggetti di mentire a se stessi, incoraggiando così il proprio comportamento criminale.» p.135</blockquote>In psichiatria questi individui sono catalogati come psicopatici:<br />
<blockquote>«Gli psicopatici sono tipi interessanti, notoriamente del tutto privi di rimorso anche per gli atti più crudeli e spietati. La psicopatia, ossia l'incapacità di sentire empatia o compassione di sorta, e anche rimorsi di coscienza, è uno dei disturbi emozionali più sconcertanti.» p. 137</blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6385274388957884645.post-85008512774116506332010-09-27T14:23:00.001-07:002010-09-27T14:23:14.133-07:00Empatia ed eticaEmpatia ed etica hanno un legame profondo, che nasce nel momento in cui un soggetto formula un giudizio morale su un altro individuo. Molto spesso, quest'ultimo non è una persona reale, ma una vittima potenziale della questione morale. Ad esempio la caccia; il razzismo; la pena di morte; l'aborto; etc.<br />
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<blockquote>«Spesso l'atteggiamento empatico entra in gioco quando si formulano giudizi morali, in quanto i problemi etici comportano la presenza di vittime potenziali.» p. 133</blockquote>Luigi Podericohttp://www.blogger.com/profile/11811449869515258247noreply@blogger.com1